Il Baluardo Santa Croce, dedicato alla Santa Croce che a Lucca è sinonimo di Volto Santo, veneratissima reliquia che da sempre protegge la città, difendeva con i suoi cannoni il lato nord occidentale delle mura rinascimentali.
I sotterranei, recentemente restaurati, permettono al visitatore di ripercorrere la storia di questo baluardo e di entrare nel cuore della macchina bellica lucchese.
La serie di gallerie e grandi ambienti voltati, arieggiati e illuminati dai pozzi di luce, visibili anche da sopra il baluardo, ospitavano cavalli, munizioni e la polvere da sparo e davano accesso alle cannoniere poste sui lati del baluardo.
Al centro dei sotterranei si nota parte delle mura medievali e i vani di un precedente torrione semicircolare, realizzato nel 1514 per proteggere la ormai datata cinta con una fila di cannoniere disposte in semicerchio. Durante la realizzazione delle nuove mura rinascimentali il precedente torrione fu inglobato nel nuovo baluardo realizzato in due tempi, nel 1597-1600 e nel 1625-42.
Il Baluardo San Paolino, dedicato al patrono della città, difende l'estremità sud-occidentale delle mura rinascimentali. Ai sotterranei, recentemente restaurati, si accede da una volta che regge la Casermetta del 1570 posta a fianco del baluardo.
Da qui si entra nelle gallerie e agli ambienti voltati, illuminati e arieggiati dai pozzi di luce, ben visibili ancora oggi, che un tempo servivano per alloggiare i cavalli, le munizioni e le polvere da sparo; questi ambienti erano infatti collegati alle cannoniere ai lati del baluardo. Da questi corridoi si accede alle “sortite” delle piccole porte, che si aprono sugli spalti, nascoste e protette dalla parte arrotondata del Baluardo.
In caso di assedio, consentivano ai soldati lucchesi di sorprendere il nemico con rapide incursioni per attaccare il campo degli assedianti, distruggere i cannoni o colpire alle spalle le truppe che attaccavano le Mura, senza aprire le porte della città.
Il corridoio di accesso è stretto e curvo per poter essere facilmente difeso ma abbastanza alto da permettere ai cavalieri lucchesi di percorrerlo a cavallo abbassandosi sulla schiena dell'animale.
Il Baluardo San Martino, dedicato al santo a cui è intitolata anche la cattedrale lucchese, protegge il lato settentrionale delle mura rinascimentali, tra porta S. Maria e porta S. Jacopo.
Fu realizzato su progetto di Ginese Bresciani tra il 1592 e il 1595 inglobando al suo interno un precedente torrione, ultimato entro il 1521, di cui è ancora visibile la corona semicircolare di cannoniere in cima al terrapieno.
Questo torrione è diventato la sala centrale dei sotterranei che, con una serie di gallerie e ambienti voltati, illuminati e arieggiati da pozzi di luce che si aprono sulle volte, servivano da alloggio per i cavalli delle guardie e da magazzini per munizioni e polvere da sparo ed erano collegati alle cannoniere ai lati del baluardo.
Nel cuore della struttura si può ammirare la storia delle fortificazioni lucchesi grazie ad un recente restauro che ha portato in luce i resti di una torre che, alla fine del XIV secolo andava a rafforzare le difese del borgo, sviluppatosi a nord della città e fino al 1370 protetto solo da steccate e fossati. Si può vedere la base della torre realizzata con due paramenti di filari di mattoni a rivestire un nucleo centrale di malta e ciottoli.