Nella Cattedrale di Lucca sono conservati alcuni oggetti misteriosi o con proprietà miracolose: in uno dei pilastri del portico si trova inciso un labirinto, perfettamente identico a quelli di Alatri e Chartres, accompagnato dalla scritta «Questo è il labirinto costruito da Dedalo di Creta dal quale nessuno, entratovi, poté uscire salvo Teseo grazie al filo di Arianna», ha un significato iniziatico e rimanderebbe all'inizio di un percorso esoterico.
E' significativo che questi labirinti siano stati associati ai Templari, presenti anche nella nostra città.
A metà della navata sinistra si trova la cappella del Volto Santo, un'importante statua reliquario secondo la tradizione scolpita da Nicodemo che non ebbe il coraggio di finire il volto del Signore, ultimato nottetempo dagli angeli.
Su un lato della cappella si trova racchiusa in una griglia dorata la "Mannaia dell'innocente": la leggenda narra di un viandante, Giovanni di Lorenzo d'Arras, fu trovato nei pressi del corpo di un'uomo assassinato che aveva cercato di soccorrere e fu accusato del fatto e nonostante avesse più volte professato la sua innocenza fu condannato a morte.
La notte prima dell'esecuzione il malcapitato pregò a lungo e in sogno gli apparve il Volto Santo che disse di non preoccuparsi perché l'innocenza e la sincerità lo avrebbero salvato; infatti il giorno dopo si proclamò ancora una volta innocente prima che il boia calasse la mannaia sul suo collo che rimase illeso, i carnefice provò ancora e alla terza volta la mannaia perse il filo, come se avesse colpito una roccia: allora fu chiaro a tutti l'intervento divino e l'innocenza del condannato che fu subito liberato.