Lucca nel Medieovo poteva apparire al pellegrino o al viandante come una piccola foresta di pietra, grazie alle molte torri che svettavano contro il cielo, per dimostrare il potere delle nobili famiglie che le avevano costruite; delle molte torri, di diversa fattura e cronologia, per alcuni studiosi più di 130, alcune ne sopravvivono ancora aggi, tra cui la torre del Veglio: un bellissimo esempio della tipologia detta a “muro continuo”, perché, realizzata con un paramento di blocchi di pietra gialla, con pochissime e strette aperture.
Questi edifici diffusi a partire dal XI secolo, non avevano una porta sulla strada, ma vi si accedeva attraverso il palazzo adiacente con scale e passerelle di legno che in caso di attacco venivano distrutte per isolare la torre e impedire l'accesso al nemico.
Ancora oggi, sul lato della torre che si affaccia su Piazza del Salvatore, si possono vedere la porta di accesso, ora murata, a circa metà della torre e le mensole di pietra che reggevano le strutture di legno.
Questa tipologia di torre un tempo era presente quasi ad ogni incrocio della città.
Alla fine del XIV secolo, alla sua ombrasi svolse una violento scontro al culmine della faida tra due delle più influenti famiglie del tempo, i Guinigi e i Fonteguerra, conclusasi con la vittoria dei primi.