La loggia, che prende nome dal progettista fiorentino Bartolomeo Ammannati che ne curò la realizzazione nel 1577, è una luminosa galleria che si affaccia su Piazza Napoleone e la cui costruzione rientra nel più ampio disegno di ristrutturazione effettuata per i danni causati dall'esplosione di una polveriera.
La struttura, decorata internamente da pitture parietali di ispirazione romana e stucchi del XVI secolo, aveva la funzione di chiudere il Cortile degli Svizzeri e presentarsi come ingresso d'onore di Palazzo Ducale.
La facciata sul lato della piazza presenta un portale centrale incorniciato da pietra di Guamo, ai cui lati sono presenti simmetricamente nicchie in pietra mentre al primo piano tre finestre di tipo serliano sono alternate ad altre architravate.
La facciata interna, invece, mostra una galleria composta da cinque finestre serliane che poggiano su altrettanti archi incorniciati da pietre sporgenti, tra le cui arcate si trovano decorazioni di gusto manieristico. Il pavimento è formato da grandi mattonelle di cotto mentre il soffitto, a cassettoni, fu voluto dallo stesso Ammannati.