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      piazza dell'anfiteatro

      PIAZZA DELL'ANFITEATRO

      LA COSTRUZIONE

      Nel corso del I secolo d.C Lucca decise di dotarsi di un edificio per ospitare i giochi e i combattimenti dei gladiatori e scelse di costruirlo all'esterno della mura, vicino alla porta Nord, in modo che fosse facilmente raggiungibile da chi abitava dentro la città ma anche da chi veniva da fuori.
       
      I lavori cominciarono alla metà del I secolo d.C., ma l'edificio fu ultimato dopo anni di lavori, in piena età flavia (69-96 d.C.) solo grazie all'intervento di Quinto Vibio, un cittadino lucchese, che donò ben 100.000 sesterzi per finanziare il completamento dell'arena.
       

      L'anfiteatro era costituito da un anello ellittico su cui poggiavano le gradinate dove sedevano gli spettatori, con al centro l'arena dove si combatteva; realizzato in cementicium, ovvero frammenti di pietra e mattoni legati da malta e sabbia pozzolana, al visitatore si presentava con due file sovrapposte di 55 arcate rette da pilastri, quelli inferiori, in mattoni, quelle superiori, invece, alternavano mattoni a blocchi di calcare bianco.

      Nell'arena si entrava attraverso almeno due entrate monumentali, poste ad Ovest e a Est, interamente rivestite di pietra bianca. Nel suo insieme l'edificio non era lussuoso ma consentiva alla città di avere il suo luogo per vedere i combattimenti di gladiatori, uno dei divertimenti irrinunciabili per un cittadino romano.

       

      DOPO L'IMPERO ROMANO

      Con la crisi e la caduta dell'Impero romano l'anfiteatro perse la sua funzione e nel VI secolo d.C., durante la guerra tra Goti e Bizantini, venne probabilmente utilizzato dagli Ostrogoti come fortezza, murandone le arcate, per resistere all'assedio delle truppe del generale bizantino Narsete.

      Successivamente nel Medioevo i resti dell'anfiteatro vennero utilizzati come base per nuove costruzioni, e nel corso dei secoli divenne abitazione, un carcere e magazzino per il sale finché tra il 1830 e il 1839 Lorenzo Nottolini provvide al restauro e alla creazione della piazza attuale.

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