Sulla piazza omonima si affaccia l'antica chiesa di S. Pietro Somaldi, che deve il suo nome a Samuald, il nobile longobardo che la fondò nel 763. Successivamente il re Astolfo la donò al pittore Auripert, ma fu riedificata completamente a partire dalla fine del XII secolo.
La facciata in arenaria grigia animata da liste di calcare bianco presenta due bifore murate e tre portali, di cui quello centrale con l'architrave dove Guido Bigarelli nel 1248 scolpì la scena della “Consegna delle chiavi a Pietro”; la parte alta della facciata, realizzata nella seconda metà del XIII secolo, ospita un loggiato in calcare bianco chiuso da un paramento che alterna questo materiale a filari di arenaria grigia.
La parte superiore del campanile ad aperture crescenti e l'abside, entrambi in laterizio, furono ultimanti nel XIV secolo.
All'interno della chiesa a tre navate su pilastri, tra le altre opere d'arte che abbelliscono l'edificio, spiccano un affresco duecentesco raffigurante la Madonna, la “Assunzione” di Zaccaria da Vezzano del 1532, una tavola di Michelangelo di Pietro e i capolavori seicenteschi di Gaspare Mannucci e Tiberio Franchi.